POST-PARTUM E ALLATTAMENTO

 

Subito dopo il parto si verifica un drastico cambiamento ormonale, i livelli di estrogeni e progesterone crollano e il 70% delle neomamme sperimenta un’indefinibile sensazione di malinconia, tristezza, irritabilità e

inquietudine che può addirittura sfociare in una vera e propria depressione post-partum (DPP).

Quando inizia l’allattamento entrano in gioco prolattina e ossitocina, specifici per la produzione e la fuoriuscita del latte materno, già attivi durante la gravidanza e poi stimolati dalle poppate del neonato.

La prolattina entra in circolo a ogni poppata (riflesso prolattinico) per preparare la mammella alla succhiata successiva e i suoi livelli devono essere mantenuti alti.

Per avere un’adeguata produzione di latte, è necessario che il bambino sia attaccato spesso e in modo corretto, che la durata della poppata sia regolata dal bambino stesso e che la mamma lo allatti anche di notte, quando la produzione di prolattina aumenta.

Dopo la nascita, il bambino che succhia attiva impulsi nervosi che arrivano al cervello della madre stimolando così la produzione di ossitocina e la fuoriuscita di latte dagli alveoli mammari (riflesso ossitocinico).

Durante la poppata, la mamma può avvertire contrazioni uterine, positive per favorire una buona contrazione dell’utero.

Tale riflesso può determinare la fuoriuscita di latte da uno o dall’altro capezzolo, persino al solo pensiero di allattare o non appena si prende in braccio il bambino e può essere purtroppo inibito da situazioni di dolore, di stress o dalla nicotina e dall’alcool.

Allattare in un ambiente calmo e rilassato, facilita una condizione di tranquillità e di benessere per la mamma e il bambino.